" Non abbiate paura..." diceva Giovanni Paolo II quando incoraggiava la sua gente e tutti gli oppressi del mondo a ribellarsi all'oppressione delle dittature.
Non sono un baciapile attento ai vezzi moraleggianti dei sacerdoti del tempio ma riconosco nell'ardire di quel grande Uomo l'impeto liberatore che fà la storia.
Tutti i giorni leggo e sento sconvolgenti testimonianze che dimostrano che non bisogna avere paura: si deve solo continuare!
Tutti i giorni leggo e sento sconvolgenti testimonianze che dimostrano che non bisogna avere paura: si deve solo continuare!
Continuare a denunciare gli abusi di certa classe politica e imprenditoriale che va messa alla gogna, va espulsa dalla nostra vita civile, deve essere giudizialmente interdetta dall’amministrare e dall'intraprendere.
Ma se diciamo, accomodanti, di temere e ci nascondiamo, questo è l'insegnamento che fatalmente trasmetteremo ai nostri figli.
Niente paura quindi! Uniamoci al coro delle proteste, scendiamo in piazza, impediamo che con la nuova legge elettorale in progetto facciano piazza pulita dei non piduati, dei non berlusconati, gridiamo forte forte forte "ci avete rotto i coglioni, andatevene via, andate a fareinculo".
Però mettiamoci anche attorno ad un tavolo, magari virtuale, e cominciamo a progettare la società che vorremmo, tracciando solchi invalicabili, pena...certamente non un confronto a "Porta a porta" o a "Ballarò", bensì sanzioni certe, da scontare interamente in modo civile ma inflessibile.
Ho un sogno di equità e giustizia sociale che vorrei condividere con quanti, hanno a cuore la nostra cara e grande Italia, che per quanto irrisa, vilipesa, denigrata, lordata dallo sterco mentale di inimmaginabili lestofanti, è ancora viva e vuole vivere alla grande.
Ma se diciamo, accomodanti, di temere e ci nascondiamo, questo è l'insegnamento che fatalmente trasmetteremo ai nostri figli.
Niente paura quindi! Uniamoci al coro delle proteste, scendiamo in piazza, impediamo che con la nuova legge elettorale in progetto facciano piazza pulita dei non piduati, dei non berlusconati, gridiamo forte forte forte "ci avete rotto i coglioni, andatevene via, andate a fareinculo".
Però mettiamoci anche attorno ad un tavolo, magari virtuale, e cominciamo a progettare la società che vorremmo, tracciando solchi invalicabili, pena...certamente non un confronto a "Porta a porta" o a "Ballarò", bensì sanzioni certe, da scontare interamente in modo civile ma inflessibile.
Ho un sogno di equità e giustizia sociale che vorrei condividere con quanti, hanno a cuore la nostra cara e grande Italia, che per quanto irrisa, vilipesa, denigrata, lordata dallo sterco mentale di inimmaginabili lestofanti, è ancora viva e vuole vivere alla grande.
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